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8 aprile 2020: un anno fa ci lasciava Fabrizio Amiconi, ma è sempre con noi

E’ passato un anno dalla scomparsa di Fabrizio Amiconi e il vuoto che ha lasciato dietro di sé è ancora oggi incolmabile. Non soltanto per i suoi cari, ma per l’intera comunità del flipper sportivo italiano. Come abbiamo scritto esattamente un anno fa, l’8 aprile 2019, nell’annunciare la terribile notizia, Fabrizio non era “uno qualunque”, uno dei tanti giocatori attivi nel nostro paese, ma ha sempre ricoperto un ruolo particolare. Capace di unire, aggregare, far convivere mentalità diverse e personalità apparentemente distanti tra loro, attraverso il divertimento e quella passione comune per il gioco del flipper. In questo senso Fabrizio è stato forse il miglior interprete dell’intero movimento del flipper sportivo: in grado di mettere la socializzazione e l’intrattenimento davanti a tutto. Ispirando persone, favorendo incontri, facendo nascere anche nuove amicizie.

Per questa ragione il suo nome viene ricordato ancora oggi, con grande affetto, da tutti i giocatori italiani che partecipano abitualmente alle competizioni Ifpa. E per lo stesso motivo, continuerà a rimanere nella mente e dei cuori di tutto. Anche se non sarà la stessa cosa rispetto al fatto di averlo fisicamente accanto a noi: ma potrà comunque continuare a ispirarci e a dare un senso ulteriore a ogni torneo, ogni sfida, e ad ogni occasione in cui ci sarà un flipper.

A Fabrizio Amiconi è già stato dedicato ufficialmente il Mondiale di flipper sportivo Ifpa16, andato in scena a giugno 2019 ad Assago (Mi), ma non sarà l’ultima iniziativa per celebrare la sua memoria. A conferma della sua presenza, ancora forte, vicino a tutti noi.